Categoria: Budgeting e Pianificazione aziendale

L’indebitamento ai tempi del COVID-19

“Il bilancio deve essere equilibrato; il tesoro ripianato; il debito pubblico ridotto; l’arroganza della burocrazia moderata e controllata; e l’assistenza alle nazioni estere tagliata, per far sì che Roma non vada in bancarotta.” Cicerone […]

Crisi d’impresa, rimedi

Lo scopo dell’impresa è accrescere il valore del capitale economico.

Le situazioni di staticità o diminuzione del valore si classificano come segnali di potenziali squilibri.

La crisi rappresenta un momento successivo al declino e si traduce in gravi carenze sul piano dei flussi finanziari sottoforma di crisi di liquidità, difficoltà nell’accesso al credito e perdita di fiducia degli stakeholders aziendali.

Nei casi più gravi la crisi sfocia nell’insolvenza, ovvero nell’incapacità di soddisfare regolarmente le obbligazioni, e nel dissesto che rappresenta una condizione permanente di squilibrio patrimoniale irrimediabile senza l’assenso dei finanziatori a nunciare alla riscossione immediata dei crediti loro spettanti.

Un andamento negativo del valore può quindi derivare sia dall’incapacità di realizzare iflussi di reddito o di cassa attesi sia dall’aggravamento del livello di rischio delle strategie aziendali.

La gestione dell’IVA, un aspetto.

Perché l’imposta sul valore aggiunto possa essere applicata devono sussistere tre presupposti detti oggettivo, soggettivo e territoriale. Il presupposto oggettivo è che si realizzino cessioni di beni o prestazioni di servizi. Quello soggettivo è che queste cessioni e prestazioni siano effettuate da soggetti che svolgono abitualmente attività di impresa o di lavoro autonomo. Il presupposto territoriale è che queste operazioni avvengano all’interno del territorio dello Stato.

Le operazioni escluse sono quelle a cui manca uno dei presupposti fondamentali.

Le operazioni esenti sono quelle per cui, pur esistendo tutti i presupposti appena indicati, la legge prevede che su quelle l’imposta non venga pagata. Sono ad esempio le prestazioni sanitarie, quelle didattiche ed educative e altre prestazioni di utilità sociale. E i servizi di credito, quelli finanziari e quelli assicurativi.

Il Rating

Il rating è un “giudizio” espresso da un soggetto esterno e indipendente sulle capacità di una società di pagare o meno i propri debiti.
L’agenzia di rating valuta la solvibilità del soggetto emittente obbligazioni; attribuisce un giudizio circa la capacità della stessa di generare le risorse necessarie a far fronte agli impegni presi nei confronti dei creditori.